Sunshine Tomorrow è una sorta di raccolta, su doppio CD, che contiene un po' una panoramica su quell'anno; esaustiva ma tristemente non completa (ci tornerò dopo su questo punto). L'attrazione principale è indubbiamente il remix in stereo di Wild Honey: una cosa che molti fan aspettavano dalla sua uscita. Si, perchè la suddetta produzione lo-fi viene qui "ripulita" potendo finalmente sfruttare 2 canali anziché uno, e permettendo quindi agli strumenti e alle voci di respirare e di mostrarsi in tutta la loro bellezza, tra l'altro anche con una sorprendente nitidezza! Ovviamente ci sono brani che rendono meglio di altri: Darlin' è letteralmente impressionante, Aren't You Glad segue a ruota, Country Air è forse fin troppo"brillante" e la title track soffre di una grossolana dimenticanza (si sono persi il raddoppiamento della voce di Carl Wilson). Insomma, non sto a fare il track by track, ma in generale, seppur non perfetto, è un ascolto piacevolissimo che già da solo giustifica l'acquisto, a mio parere. Ma non finisce qui! A seguire infatti c'è una lunga serie di outtakes, sia di brani presenti in Wild Honey che di "scarti" (spesso incompleti ma interessanti), ma anche di brani presenti in Smiley Smile. E su questo vorrei soffermarmi un secondo, perchè se è vero che il remix stereo di Smiley Smile è effettivamente uscito qualche anno fa, quindi sulla carta ha senso non averlo qui, d'altro canto quel CD è tristemente fuori catalogo ormai da un po', quindi sarebbe stato bello avere entrambi gli album del '67 in stereo raccolti qui, giustificando quindi ancora di più il titolo. Oltre al fatto, appunto, che troviamo delle outtakes da un album qui assente. Non si può avere tutto immagino, ma secondo me è un po' un'occasione persa. Ascoltando queste outtakes oltretutto si può notare come Brian Wilson fosse ancora fortemente presente nella band, magari comandando meno rispetto al passato, ma di certo non intervenendo sporadicamente e stando nel suo letto gran parte del tempo come vuole la leggenda sul periodo post-Smile. Detto fra noi, credo che il "crollo" sia stato molto più graduale e di certo non era evidente in questo periodo. Anche perchè, come testimoniano altre tracce presenti in questo Sunshine Tomorrow, il '67 segna anche un ritorno, seppur breve, sui palchi per Brian. Sto parlando, ovviamente, dei famosi concerti alle Hawaii nell'estate del '67, registrati in vista di un album live e poi giudicati non abbastanza buoni, tanto da spingerli a ri-registrarlo "live in studio" prima di rinunciare totalmente al progetto e dedicarsi a quello che diventerà Wild Honey.
Qui non abbiamo le intere registrazioni di quei concerti (per questo consiglio Live Sunshine, un'uscita esclusivamente in download dello scorso inverno dedicata a vari live del '67, comprese le prove per i live in Hawaii, uscita insieme a Sunshine Tomorrow 2 che raccoglie altre outtakes), ma una rappresentazione sommaria di ciò che furono sia i concerti che le re-incisioni in studio successive. Registrazioni molto "rilassate", riarrangiamenti in linea con il suono di Smiley Smile e con la forte presenza di Brian Wilson all'organo Baldwin. Davvero interessanti versioni, seppur molto "incerte" e non certo all'altezza dei migliori periodi live di questa band. Sparse qua e là troviamo anche varie tracce di Wild Honey dal vivo prese da concerti di fine '67 e del '70, 2 mix di Surf's Up, altre tracce live di fine '67.... Insomma tanta, tanta roba. Se combinata con la, purtroppo mancante, versione stereo di Smiley Smile e le altre 2 uscite Live Sunshine e Sunshine Tomorrow 2 (e magari pure le Smile Sessions), ci permette di avere una panoramica chiara su di una fase di questa band che meriterebbe molti più riconoscimenti. Preso a sé Sunshine Tomorrow è un doppio CD ben fatto, ascoltabilissimo, godibile ed interessante, condito con un libretto generoso di informazioni sui contenuti. Sperando in un'uscita simile per Friends quest'anno, quest'uscita, nonostante i suoi difetti e le sue mancanze, si merita un bel 9. Perchè a volte è meglio gioire per ciò che si ha piuttosto che per le mancanze, specie se quello che si ha è in generale ben fatto e ben presentato.
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