Ho già parlato dei Ween precedentemente, focalizzandomi sulla discografia in studio, e cercando di evidenziare il più possibile la loro particolarissima e unica natura musicale, in realtà ben poco definibile. Per chi se lo fosse perso, vi rimando qui. Senza quindi dilungarmi troppo di nuovo su chi e cosa siano i Ween, è tuttavia importante ribadire l'importanza della loro estrema versatilità, che li porta, nell'arco della loro discografia che parte prettamente lo-fi e, via via, vanta produzioni più professionali, a coprire praticamente ogni genere immaginabile, con una spiccata personalità, un uso sapiente di effetti sonori e manipolazioni varie, ma sempre un'elevata qualità.
Ovviamente i Ween non sono una band strettamente "da studio", tant'è che da ormai sedici anni non pubblicano un album in studio, e, temporanea pausa scioglimento a parte, tutt'oggi "tirano avanti" a suon di concerti, ed è proprio qui che nasce l'ennesimo aspetto estremamente interessante e unico di questa band. Se infatti i primissimi anni di attività li ha visti cimentarsi con il loro repertorio solamente in due sul palco, chitarra e voce, con l'aiuto di basi registrate (spesso scheletriche basi di drum machine), si sono poi susseguite varie fasi, dapprima, nel '94-'95, con Claude Coleman alla batteria e Andrew Weiss al basso, portando il sound verso un rock più tradizionale ed introducendo le improvvisazioni, poi nel '96 si ha il breve tour country con ulteriori musicisti aggiunti (ci arriveremo più avanti), e poi, dal '97 fino ad oggi, con una formazione con Coleman alla batteria, Dave Dreiwitz al basso e Glenn Mclelland alle tastiere. Negli anni, complice anche il vasto repertorio che non include solamente gli album in studio ma anche innumerevoli brani registrati e diffusi solamente sotto forma di bootleg, i concerti si sono estesi sempre più, superando spesso le tre ore di durata e arrivando, in anni più recenti a vere e proprie serie di tre date consecutive con tre scalette completamente diverse, sfiorando i 100 brani in un weekend!
Tutto ciò per far capire quanto l'aspetto live sia fondamentale per i Ween, che oltretutto si ritrovano a dover fare a meno delle "manipolazioni da studio", offrendo quindi sempre versioni alternative, diverse, dei brani in scaletta, aggiungendo un ulteriore valore ai loro concerti. Questo dà a Gene Ween l'occasione di dimostrare veramente quello che sa fare con la sua voce, tra le più versatili e duttili di sempre, alle prese con l'arduo compito di sopperire alla mancanza delle suddette manipolazioni ed effetti applicati alla voce in studio, e a Dean Ween la chance di sbizzarrirsi e mostrare al pubblico le sue enormi capacità alla chitarra, specialmente nelle improvvisazioni e negli assoli estesi. Ciò ha ovviamente alimentato il mondo dei bootleg, le registrazioni dei concerti da parte dei fan, sia audio che video, che non vengono in questo caso vietate ma, anzi, sono le benvenute, e vengono spesso realizzate con apparecchiature di alto livello (evidentemente, in quanto i Ween sono musicisti di altissimo livello, ciò non li distrae affatto, a differenza di altre band che non nominerò).
Ma bootleg a parte, sono ovviamente usciti vari album live nel corso degli anni, e di questo parlerò in questo articolo, non mettendoli però in ordine per preferenza, ma semplicemente in ordine cronologico, in quanto sono tutte uscite di altissimo livello per diversi motivi.
1999: Paintin' The Town Brown: Ween Live 1990-1998
La prima uscita live avrebbe dovuto anche essere la prima pubblicazione della nuova etichetta dei Ween, la Chocodog, prima che se ne appropriasse la Elektra, inasprendo i già difficili rapporti tra l'etichetta e la band. Si tratta di un disco doppio di circa due ore di durata che si propone di presentare una panoramica live della band dagli inizi fino a quel punto, includendo quindi al suo interno brani in formazione a duo, a quartetto, con musicisti country aggiunti nel tour del 1996, e nella formazione finale a cinque. Il risultato è un po' caotico e discontinuo all'ascolto, non aiutato oltretutto dalla qualità sonora, trattandosi di registrazioni prese direttamente da mixer senza alcuna modifica successiva, né di mix né sovraincisioni, ma il tutto è estremamente interessante. Si passa dalla disperata inquietudine dei primi anni con Mushroom Festival In Hell e Bumblebee, dal 1990, alla professionalità di brani come Voodoo Lady e l'estesa I Can't Put My Finger On It, dal 1997, mentre sempre da quell'anno si nota come un brano caotico come Awesome Sound, da THE POD, si sia evoluto in sei anni, diventando una vetrina perfetta per Dean Ween. Ciò che però attira di più l'attenzione è il secondo disco, con soli tre brani al suo interno, e se si esclude la breve Puffy Cloud finale, si può ascoltare una estremamente cacofonica versione da 25 minuti di Poopship Destroyer, ed una epica Vallejo da mezz'ora, in cui tutti i membri della band hanno spazio per assoli di varia natura, compreso Gene Ween alla voce che si lancia in una lunga sezione di vocalizzi impressionanti.
Forse non il miglior punto di partenza per approcciare i Ween dal vivo, ma sicuramente una della parentesi più marroni della loro discografia (per la definizione di "marrone" vi rimando all'articolo sugli album in studio linkato all'inizio).
Disc 1
"Mushroom Festival in Hell" Holland 1/91
"Japanese Cowboy" Santa Monica Civic Auditorium, Santa Monica, CA (October 11, 1996)
"Mountain Dew" Cicero's, St. Louis, MO (March 14, 1992)
"Bumblebee" Switzerland 12/90
"Voodoo Lady" Amsterdam 12/97
"Ode to Rene" San Francisco, CA 2/93
"Mister Richard Smoker" Santa Monica Civic Auditorium, Santa Monica, CA (October 11, 1996)
"Doctor Rock" Melbourne, Australia 5/95
"I Can't Put My Finger on It" Oslo, Norway 12/97
"Cover It with Gas and Set It on Fire" Trenton, NJ '93
"Awesome Sound"Amsterdam, Holland 12/97
"Tender Situation" Leeuwarden, Holland 12/90
"Mister, Would You Please Help My Pony?" Oslo, Norway 12/97
"I Saw Gener Cryin' in His Sleep" Santa Monica Civic Auditorium, Santa Monica, CA (October 11, 1996)
"Marble Tulip Juicy Tree" Warfield Theatre, San Francisco, CA (April 30, 1996)
"She Fucks Me" 9:30 Club, Washington, D.C. (October 28, 1996)
Disc 2
"Poop Ship Destroyer" The Blue Note, Columbia, MO (January 31, 1995)
"Vallejo" Huntridge Theater, Las Vegas, NV (November 14, 1994)
"Puffy Cloud" Los Angeles, CA 10/94 (unverified)
2001: Live in Toronto Canada
Come avrete notato, ho precedentemente parlato del tour del 1996 citando "musicisti country aggiunti", ed infatti, a supporto dell'album 12 GOLDEN COUNTRY GREATS, i Ween decidono di affrontare un breve tour inserendo in formazione alcuni session men provenienti dal mondo country, che quindi da un lato aiutano enormemente nelle performance dei brani nuovi, e dall'altro contribuiscono, spesso in modo sostanzioso, anche a nuovi arrangiamenti di altri brani del loro repertorio. E se già in PAINTIN' THE TOWN BROWN si è avuto un assaggio con un paio di brani, qui si può finalmente ascoltare un concerto (quasi) intero. La qualità sonora è ottima, i brani country splendono in versione live (compresa Japanese Cowboy con la coda di Chariots Of Fire di Vangelis, vista la somiglianza melodica), mostrandoci soprattutto quanto sia cresciuta la divertente Fluffy, che da breve e curioso brano conclusivo dell'album country si trasforma qui in un lungo ed epico brano dalla coda strumentale in crescendo. Non mancano poi brani come Doctor Rock, What Deaner Was Talking About, Pumpin' For The Man, tutti arricchiti da nuovi arrangiamenti più "pieni" e colorati. Trova spazio anche Poopship Destroyer!
Un ottimo, seppur breve, album live ed una perfetta rappresentazione di una fase particolare per i Ween.
Pretty Girl
What Deaner Was Talking About
Japanese Cowboy
Pumpin' For The Man
Mister Richard Smoker
Spinal Meningitis Got Me Down
Help Me Scrape The Mucus Off My Brain
Wavin' My Dick In The Wind
Push Th' Little Daisies
Buenas Tardes Amigo
Poopship Destroyer
I'm Holding You
Doctor Rock
The H.I.V. Song
Piano Man
Fluffy
2002: Live at Stubb's, 7/2000
Forse spinti dalla non positiva esperienza con la Elektra ai tempi di PAINTIN' THE TOWN BROWN, i Ween decidono nel 2000 di registrare due serate ad Austin, Texas, e di selezionare alcuni brani per la pubblicazione di quello che di fatto è ciò di più vicino ad un loro intero concerto (della fase in formazione a cinque, ovviamente) uscito ufficialmente su disco. Suddiviso in tre dischi e con una qualità sonora eccellente, qui i Ween sono indubbiamente ad un picco in quanto a resa live, con un repertorio molto variegato che copre praticamente ogni loro uscita fino a quel punto, non disdegnando cover (Hot For Teacer dei Van Halen), un paio di brani ufficialmente inediti e una giusta dose di improvvisazione, specialmente nella conclusiva L.M.L.Y.P., che dai 9 minuti della versione in studio qui raggiunge i 36. Non è affatto facile isolare singoli episodi degni di nota, tanta è la solidità delle performance e la selezione dei brani, dall'epica apertura di Buckingham Green all'estesa Fat Lenny, fino a curiosità come Squelch The Weasel e Little Birdy, che sotto certi aspetti superano le rispettive versioni in studio, o una delle migliori versioni in assoluto di A Tear For Eddie, con un Dean Ween stratosferico. 2 ore e 40 minuti di puro godimento, in quello che probabilmente è IL disco live dei Ween, perfetto sotto ogni aspetto ed esaustivo abbastanza da rappresentare anche un'ottima introduzione per nuovi fan, con solamente un'altra uscita, che vedremo tra poco, in grado di rivaleggiare in quest'ambito.
Disc 1
Buckingham Green
Spinal Meningitis (Got Me Down)
The Stallion Pt. 3
Bananas And Blow
Waving My Dick In The Wind
Mister Richard Smoker
Fat Lenny
Even If You Don't
Voodoo Lady
The H.I.V. Song
Marble Tulip Juicy Tree
Back To Basom
Captain Fantasy
Sketches Of Winkle
Mister, Would You Please Help My Pony?
Ocean Man
Disc 2
Exactly Where I'm At
Booze Me Up And Get Me High
Stroker Ace
A Tear For Eddie
Big Jilm
Little Birdy
Squelch The Weasel
Sorry Charlie
Wayne's Pet Youngin'
Hot For Teacher
Ice Castles
She Wanted To Leave
Put The Coke On My Dick
Homo Rainbow
Disc 3
L.M.L.Y.P.
2003: All Request Live
Probabilmente una delle uscite live più particolari della discografia dei Ween, in quanto si tratta di una registrazione live in studio trasmessa tramite internet, in cui la band suona una serie di brani richiesti dai fan. In poco più di un'ora si possono ascoltare tutte e cinque le parti di The Stallion (le tre ufficialmente pubblicate e le ultime due disponibili su bootleg), nuovi brani dall'allora ancora inedito QUEBEC (Happy Colored Marbles e Tried And True), insieme a rarità live come Cold Blows The Wind, Pollo Asado e ottime versioni di vecchi brani come Awesome Sound, Reggaejunkiejew e Demon Sweat. In chiusura trova posto una versione estesa di Where'd The Cheese Go?, il jingle commissionato loro da Pizza Hut e poi scartato. Insomma una scaletta molto particolare per un'uscita molto particolare, consigliata soprattutto ai fan duri e puri.
Happy Colored Marbles
The Stallion Pt. 1
The Stallion Pt. 2
The Stallion Pt. 3
The Stallion Pt. 4
The Stallion Pt. 5
Demon Sweat
Cover It With Gas And Set It On Fire
Awesome Sound
Cold Blows The Wind
Pollo Asado
Reggaejunkiejew
Tried And True
Mononucleosis
Stay Forever
Where'd The Cheese Go?
2004: Live in Chicago
Per la prima volta i Ween pubblicano un live in formato video, ripreso nell'arco di tre serate al Vic Theatre di Chicago nell'Ottobre 2003, durante il tour di supporto all'album QUEBEC. Ovviamente non sono presenti tutte le canzoni suonate in quelle occasioni, ma ci troviamo di fronte a circa due ore riprese professionalmente, con i Ween in gran forma alle prese con un repertorio che copre praticamente ogni loro uscita a parte, curiosamente, l'album country. Il risultato è un live molto professionale, con la giusta dose di improvvisazione, molta precisione esecutiva ed una resa sonora spettacolare. Questo live, insieme a STUBB'S, è un'altra ottima occasione per approcciare il variegato catalogo dei Ween per i nuovi ascoltatori, sia nella versione video che, soprattutto, nella rispettiva versione su CD, con una scaletta ridotta a poco più di un'ora che è, probabilmente, la cosa più vicina ad un "greatest hits" di questa band, specialmente visto che, essendo live, non bisogna passare sopra a tutte le varie stranezze e manipolazioni "da studio" per godere dei brani inclusi. Curiosamente trova spazio in scaletta anche un'ottima cover di All My Love dei Led Zeppelin, altra perfetta dimostrazione della versatilità dei Ween.
DVD:
"Buckingham Green"
"Spinal Meningitis (Got Me Down)"
"Pork Roll Egg and Cheese"
"Take Me Away"
"The Grobe"
"Transdermal Celebration"
"Even If You Don't"
"Voodoo Lady"
"Baby Bitch"
"The HIV Song"
"Roses Are Free"
"Mutilated Lips"
"Chocolate Town"
"I'll Be Your Jonny on the Spot"
"Touch My Tooter"
"The Argus"
"Zoloft"
"Ocean Man"
"Don't Laugh (I Love You)"
"All My Love"
"Big Jilm"
"You Fucked Up"
"Doctor Rock"
"She Fucks Me"
"Booze Me Up and Get Me High"
"The Blarney Stone"
CD:
"Take Me Away"
"The Grobe"
"Transdermal Celebration"
"Even If You Don't"
"Voodoo Lady"
"The HIV Song"
"Baby Bitch"
"Roses Are Free"
"Mutilated Lips"
"Chocolate Town"
"I'll Be Your Jonny on the Spot"
"Buckingham Green"
"Spinal Meningitis (Got Me Down)"
"Pork Roll Egg and Cheese"
"The Argus"
"Zoloft"
"Ocean Man"
2008: At The Cat's Cradle, 1992
Un bel salto indietro nel pieno della fase in cui i Ween suonavano in due con le basi registrate, in particolare nel periodo di PURE GUAVA, con un concerto registrato il 9 Dicembre 1992 a Carrboro, NC. Questo periodo fu, fino ad allora, ufficialmente rappresentato solamente da qualche brano in PAINTIN' THE TOWN BROWN (ovviamente senza tener conto dei bootleg), ed è quindi una gran cosa poter finalmente ascoltare un intero concerto dell'epoca, che, pur trattandosi di una registrazione presa direttamente da mixer e senza alcuna operazione di remix successiva, si fa tutto sommato ascoltare con piacere. I Ween in questa fase erano costantemente impegnati a riempire i vuoti lasciati sia dalla mancanza di altri musicisti di supporto (se si escludono gli scheletrici accompagnamenti registrati con drum machine e occasionali linee di basso), sia ad intrattenere il pubblico con una già evidente ed invidiabile padronanza del palco, come si può notare nelle pause tra le canzoni, in cui non mancano momenti esilaranti. La scaletta ovviamente pesca dai primi tre album della band, non disdegnando ulteriori brani non presenti nei suddetti (Ode To Rene, Mango Woman, Cover It With Gas And Set It On Fire), oltre ad una primordiale versione di Buckingham Green (che vedrà ufficialmente la luce solamente nel 1997 in THE MOLLUSK). Ovviamente, dovendo usare basi registrate, non trovano spazio le improvvisazioni che diventeranno marchio di fabbrica dei Ween negli anni successivi, ma, nonostante ciò, l'ascolto è estremamente piacevole e divertente anche e soprattutto per via della loro sgangherata spontaneità.
Il disco in questione uscì con l'intero concerto sul primo CD, e un DVD bonus di circa un'ora con una selezione di video live di varia provenienza tra il 1990 ed il 1993 (quindi non del concerto al Cat's Cradle del 19992in particolare). Un'uscita essenziale per capire ed apprezzare questa particolare fase dei Ween.
CD
Big Jilm
Never Squeal On Th' Pusher
Captain Fantasy
Tick
Pork Roll, Egg And Cheese
Cover It With Gas And Set It On Fire
The Goin' Gets Tough From The Getgo
Don't Get 2 Close (2 My Fantasy)
Nan
Marble Tulip Juicy Tree
Ode To Rene
Mango Woman
El Camino
Demon Sweat
You Fucked Up
Old Queen Cole
Papa Zit
Buckingham Green
Birthday Boy
Fat Lenny
Reggaejunkiejew
DVD
Captain Fantasy
You Fucked Up
Tick
Boing
Listen To The Music
Don't Get 2 Close (2 My Fantasy)
Cover It With Gas And Set It On Fire
Seconds
Marble Tulip Juicy Tree
Gladiola Heartbreaker
Common Bitch
The Goin' Gets Tough From The Getgo
Reggaejunkiejew
Old Queen Cole
Shalom Absalom
Don't Laugh (I Love You)
Mountain Dew
2016: GodWeenSatan Live
Ad oggi l'ultima uscita live ufficiale dei Ween, si tratta di una registrazione di un concerto unico ed irripetibile, risalente al 14 Settembre 2001 (il quale rischiò di saltare dopo i fatti dell'11 Settembre) al locale John & Peters di New Hope, PA, città natale di Gene e Dean Ween, in cui suonarono per intero il loro album d'esordio, in occasione della sua ripubblicazione per l'undicesimo anniversario (pubblicizzato come il venticinquesimo). Inutile dire che le performance, pur essendo molto fedeli alle originali, qui guadagnano molto nella resa generale, sia per l'ovvia maggior maturità raggiunta negli anni, ma anche per via dell'importantissimo contributo dei musicisti aggiunti, ovviamente non presenti ai tempi delle registrazioni originali, che di fatto vennero effettuate dai soli Gene e Dean. L'aspetto forse più interessante per i fan più attenti è la presenza in scaletta di due brani suonati dal vivo solo ed esclusivamente in questa occasione, Nicole e BlackJack, i quali rendono essenziale questa uscita, al netto delle ottime performance degli altri brani, alcuni consueti (You Fucked Up, Fat Lenny, L.M.L.Y.P.), altri molto meno (I'm In The Mood To Move, Cold And Wet, Common Bitch). Un'ottima qualità sonora completa il quado di un'uscita certamente particolare, ma senza dubbio contenente alcune delle migliori performance live di questa band catturate su disco.