"L'idea era di puntare il dito contro ciò che stava diventando l'industria musicale, che aveva deciso di vendere dischi nei supermercati, come vasetti di yogurt o dentifricio. Questo è il punto: il disco venduto per poco o niente non comparirà mai sullo scaffale di un negozio."
- Jean Michel Jarre
Siamo nel 1983 e Jarre conosce un gruppo di giovani artisti con l'intenzione di organizzare una mostra dedicata ai supermarket, chiamata Orrimbe Show. In sostanza, alla luce dell'evidente e velocissimo affermarsi dei supermarket, la mostra avrebbe esposto opere d'arte rappresentanti oggetti normalmente in vendita nei suddetti, presentati ovviamente in una veste più artistica, per poi essere venduti ad un'asta.
Quello che mancava era un accompagnamento sonoro a questa mostra, e fu quindi proposto a Jarre di occuparsene, che accettò.
Durante la lavorazione, tra Febbraio e Maggio 1983, Jarre realizzò che la musica che avrebbe accompagnato la mostra sarebbe stata in sostanza un oggetto da esposizione a sua volta, al livello di tutto il resto lì esposto. Ebbe quindi l'idea di realizzare questo suo lavoro come un effettivo pezzo d'Arte unico, come un quadro, che sarebbe quindi poi stato venduto ad una singola persona, anch'esso tramite un'asta. Ovviamente la casa discografica ebbe reazioni piuttosto negative, ma alla fine acconsentì. L'album in questione, di circa mezz'ora di durata, finì per chiamarsi semplicemente "Music For Supermarkets" o "Musique Pour Supermarché".
"In un'epoca in cui tutto è standardizzato, trasmesso più volte, un tempo in cui siamo infinitamente ultra-informati, saturi di suoni e immagini, mi è sembrato utile dimostrare che un disco non è solo un pezzo di merce senza valore, infinitamente moltiplicabile, ma può essere, come il quadro di un pittore o il bronzo di uno scultore, parte integrante della creazione di un musicista. Francis Dreyfus, presidente della mia casa discografica, ha accettato la sfida di presentare un singolo album al di fuori dei soliti canali, e in questo modo dimostra che un'azienda può essere creativa, in grado di riconoscere l'identità dell'artista e persino essere umoristica al riguardo. Evviva i supermercati! Il nostro ambiente è un supermercato: incrocio di merci, miscelazione di consumatori e cassieri, tutto è in vendita, tutto è all'ordine del giorno, tutto svanisce, tutto cambia, il nostro cibo, la nostra lingua, le nostre radici. I supermercati potrebbero essere le gallerie e i musei di domani. La musica per tutti può anche essere la musica per ognuno di noi individualmente. "
Jarre, 1983.
Viste le insistenti richieste, Jarre decise di trasmettere l'album per radio una sola volta, per dare la possibilità a tutti di ascoltarlo. La sera stessa, dopo l'asta, andò quindi negli uffici di Radio Luxembourg di Parigi, e l'album fu trasmesso. Ciò ovviamente permise il diffondersi del lavoro sotto forma di bootleg, visto anche l'incoraggiamento dello stesso Jarre in radio: "pirate me!". Purtroppo i bootleg esistenti non sono di ottima qualità, complice anche la scelta, non si sa se conscia o meno, di trasmettere l'album su una radio AM, risultando quindi in un suono piuttosto distorto.
La tracklist, non sicura al 100% ma probabile, è la seguente:
Side oneInteressante notare che, nonostante il master fu effettivamente distrutto, i nastri precedenti esistano ancora. Alcune sezioni furono infatti utilizzate negli album successivi:
1. "Musique pour Supermarché Overture" 4:09
2. "Musique pour Supermarché Part I" 2:18
3. "Musique pour Supermarché Part II" 3:29
4. "Musique pour Supermarché Part III" 2:17
5. "Musique pour Supermarché Part IV" 3:52
Side two
1. "Musique pour Supermarché Part V" 5:54
2. "Musique pour Supermarché Part VI" 3:59
3. "Musique pour Supermarché Part VII" 3:51
- "Musique pour Supermarché Part II" (non part III come erroneamente riportato da Wikipedia) diventò l'ultima sezione di Fifth Rendez-Vous, da Rendez-Vous del 1986.
- "Musique pour Supermarché Part IV" diventò Blah Blah Cafè, nell'album Zoolook del 1984.
- "Musique pour Supermarché Part VI" diventò la seconda ed ultima sezione di Diva, sempre da Zoolook. In questo caso ci furono però delle differenze: come la presenza di Laurie Anderson alla voce in Diva, diverse linee di basso e alcune parti campionate di Fairlight rimosse.
- "Musique pour Supermarché Part VII": usata come inizio e fine di Ethnicolor II, sempre da Zoolook.
La copertina del disco fu realizzata da Bernard Beaugendre, e l'interno conteneva 11 foto polaroid che testimoniavano le varie fasi della realizzazione dell'album, lasciando un ultimo spazio per la dodicesima foto che avrebbe dovuto essere del fortunato proprietario del disco, scattata dallo stesso Jarre.
Qui sotto vi allego la registrazione radiofonica di Music For Supermarkets ed un'intervista allo stesso Jarre sull'argomento.
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