martedì 4 dicembre 2018

Queen - Bohemian Rhapsody (Film - 2018) Recensione

Ci sono un po' di premesse da fare prima di iniziare. Innanzitutto, anche se l'ho già scritto tante volte, io sono fan dei Queen praticamente da quando sono nato, esattamente 6 giorni dopo il concerto tributo a Freddie Mercury. Devo a loro la mia formazione musicale, forse a più di ogni altro che è arrivato dopo. Sono il tipo di fan che si è letto decine di libri, ha visto ogni documentario, ha ogni album ufficiale e non, ha una discreta conoscenza dei bootleg e via dicendo. Insomma questo film l'ho approcciato da fan; un fan con ben poche conoscenze in ambito cinematografico, aspetto questo che di conseguenza non sarò certo in grado di approfondire quanto hanno fatto altri.
In ultimo, per forza di cose parlerò anche di varie parti della trama, di alcune scene, quindi se non avete ancora visto il film e non volete spoiler, meglio che non continuiate a leggere.

Dunque, io già dai trailer ero molto dubbioso. Parecchio a dire il vero. Già si notavano varie scene inventate, una certa impronta caricaturale di alcuni dei personaggi, ed in generale era ovvia l'intenzione di far girare tutto intorno a Freddie e non ai Queen, tanto per capitalizzare ancora un po' sulla sua immagine (cosa che già è capitata con ogni album dal vivo recente dove in copertina c'è solo lui e non l'intera band: tipo Rock Montreal, Budapest, Rainbow, Hammersmith, ma vabbeh). Da fan però non potevo non vederlo il film, sperando di cambiare l'idea che il trailer mi aveva creato. Purtroppo ho potuto vederlo in italiano, perdendo quindi una importante fetta che riguarda la recitazione. E dico purtroppo anche perchè i momenti "cringe" sono vari ("c'è spazio per una sola queen isterica nel gruppo": ma seriamente fate?), facendo perdere senso a troppe frasi e battute. Ma questo è parte del gioco e riguarda ogni film doppiato, diciamo però che in questo caso sarebbe stato molto meglio trasmetterlo in lingua originale sottotitolato, a mio parere.
Che dire dei personaggi? Ci sono alti e bassi indubbiamente. Ho trovato piuttosto centrate le rappresentazioni di Brian May e John Deacon, discreta quella di Taylor, e piuttosto altalenante quella di Freddie. Ovviamente è fuori da ogni dubbio il fatto che Rami Malek sia un ottimo attore, e alcune scene lo dimostrano anche in questo film; ma vedere un Freddie con una costante espressione da pesce bollito che sembra quasi sempre ammiccare, due occhioni da cucciolo bastonato e dei denti davvero troppo esagerati (dai, capisco la necessità, ma non riesce neanche a chiudere la bocca!) diciamo che mi ha lasciato un po' così. Poi certo, chiunque dice che è impossibile essere più vicini all'originale, quindi facciamo finta che mi fidi di questa affermazione e che il caro Malek non mi ricordi le decine di cantanti da tribute band che senza baffi finti e giacca gialla proprio non riescono a cantare (non che poi con quelli ci riescano eh). Invidio che dice che Malek in questo film sia uguale a a Mercury, mi piacerebbe avere i loro occhi in prestito. Sulla fedeltà degli altri personaggi non si può dire molto, essendo abbastanza "fuori" dalla lente di ingrandimento pubblica. Diciamo che è stato fatto un buon lavoro su questo aspetto.
Il film in generale scorre abbastanza bene, con una buona alternanza tra musica e film vero e proprio, anche se il ritmo risulta un po' discontinuo. Sulla fedeltà delle scene live c'è effettivamente poco da dire, e a voler fare proprio il rompiballe avrei voluto un Malek più convinto a livello facciale (decisamente esagerato il movimento della bocca, senza però trasmettere l'idea di un minimo sforzo per emettere le note), ma per il resto chapeau. Menzione particolare per l'ottimo lavoro di Marc Martel alla voce in alcune scene, virtualmente quasi indistinguibile da Freddie. E no, non è Malek a cantare, nonostante alcuni recensori lo dicano.
Quello di cui molti si lamentano è il poco realismo della storia, a cui di solito si risponde "eh ma mica è un documentario, se vuoi le cose realistiche guardati quello". Che è un po' come dire "se non ti piace la mia recensione vai a leggertene un'altra", ma ormai sei qui, quindi... No, non è un documentario e non lo deve essere, però c'è da fare un importante distinguo: un conto è esagerare gli eventi, drammatizzarli, e un conto è inventarli o renderli totalmente irrealistici e poco credibili. Questo secondo caso è ciò che succede più volte in Bohemian Rhapsody. Si può sorvolare sulla scelta di condensare e riassumere certi eventi (tipo la fondazione della band), perchè si tratta di una scelte comprensibili dettate dalla durata del film, così come su ALCUNI spostamenti temporali di questo o quell'evento, se necessari alla storia (l'incontro con Mary Austin, Top Of The Pops, la diagnosi dell'AIDS...). Ci sono però molteplici momenti in cui non potevo che chiedermi "perchè"?
Rock In Rio. Esistono molteplici testimonianze a riguardo, fra cui un frammento tratto da Radio Gaga nel video di One Vision, in cui si vede chiaramente Freddie con i baffi e la panzetta da post bagordi festivi (era il Gennaio 1985) e loro cosa fanno? Lo mettono nel 1976. Freddie con i capelli lunghi, senza baffi che, insieme a Brian alla chitarra, canta Love Of My Life rievocando il rituale in cui il pubblico la canta a sua volta. Ed il tutto a far da sottofondo alla scena in cui Freddie comunica a Mary la sua bisessualità. Una scelta totalmente inutile ed insensata oltre che storicamente impossibile. La scena poteva avere lo stesso Love Of My Life in sottofondo, magari lui che le fa ascoltare il demo a cui sta lavorando, o se ambientata successivamente bastava averla in sottofondo da un qualunque concerto, non era necessario il Rock In Rio a mio parere. Oltre al fatto che nel 1976 un festival con più di 200000 persone in un paese sudamericano era pura fantascienza. Fantascienza non necessaria alla trama.
Poi già nel trailer la scena dedicata alla creazione di We Will Rock You mi aveva lasciato perplesso alla scelta di ambientarla negli anni '80, ma magari, mi dicevo, avrà un senso nella trama. E no, la sua unica utilità è quella di introdurre una bella sequenza live al Madison Square Garden del 1980. Sequenza che avrebbe potuto avere qualunque canzone, magari proprio la Another One Bites The Dust che appare poco dopo. Altra scelta che non mi spiego. Avrebbero ad esempio potuto aprire una parentesi sull'iconico periodo di Live Killers con una scena di natura analoga, indubbiamente più vicino temporalmente alla nascita di We Will Rock You, anche come immagine della band... Poi Fat Bottomed Girl nel tour americano del 1974: con tutti i pezzi di quegli anni che ci sono vanno a prenderne uno del 1978. Seriamente, perchè?
L'apoteosi poi si raggiunge con la scelta di far sciogliere la band, presumibilmente intorno al 1983, anno in cui ci fu effettivamente un periodo sabbatico, non uno scioglimento. Ovviamente, per cercare il facile "drama" la colpa viene data alla scelta di Mercury di intraprendere una carriera solista, firmando un contratto per 2 album. E ok Mr. Bad Guy, ma mi piacerebbe sapere quale sarebbe il secondo. Ma a parte questo, non mi va tanto giù la scelta di dare la colpa a Mercury per una cosa che non è mai accaduta, specialmente se consideriamo poi che sia Taylor che May pubblicarono lavori solisti prima di lui. Il fatto che entrambi siano coinvolti nella produzione del film e che l'unico personaggio con una qualche accezione negativa nel film è Freddie e MAI loro, mi puzza un po'. E prima che qualcuno mi dica che più che di Mercury la colpa è di Paul Prenter, vi faccio notare che la facilità con cui viene manipolato Freddie in questo film non lo rappresenta comunque nel migliore nei modi a mio parere, rappresentandolo meno "forte" di quanto era in realtà.
Ovviamente tutto va a posto in vista del Live Aid, che si rivela essere il culmine e gran finale del film in cui (salvo l'annuncio dalla malattia di Freddie che rende il concerto ancora più importante ed emozionante) tutti sembrano essere felici ed il film si conclude in modo, tutto sommato, positivo. Ma, dico io, se si voleva creare il "drama", non sarebbe stato meglio raccontare fatti veri ed enfatizzarli un po'? Ad esempio, invece dell'insensato scioglimento, perchè non spostare il momento drammatico su Sun City? Concerti controversi, con l'opinione pubblica contro, Freddie che ha perso la voce e hanno dovuto annullare varie serate. Lo stesso Live Aid, secondo molti, era un tentativo di ripulirsi l'immagine. Devo credere che Brian e Roger vogliano cancellare l'evento controverso non raccontandolo alla miriade di fan non certo "hardcore" che vedranno in film. preferendo inventarne uno nuovo e dando la colpa al povero Freddie che tanto non può più dire la sua? "Freddie avrebbe voluto così" dice Brian May rivolto ad ogni singola cosa recente a nome Queen, compresi i tour con Adam Lambert. Facciamo finta che mi fidi, anche se non è così.

Insomma, si tratta di una sorta di immaginario viaggio Disneyano in un mondo Queen che oscilla senza continuità tra fedeltà maniacale ed eventi inventati di sana pianta, finendo per accontentare i fan occasionali dalla lacrimuccia facile. Rimane un ottimo film, che sa intrattenere, ma che per esser goduto appieno è necessario non essere pignoli come il sottoscritto. Perché comunque ci sono buone scene più che godibili, come la registrazione di Bohemian Rhapsody e il Live Aid.
Ora spero che i carissimi Brian e Roger non passino il resto della vita in tour con il tizio dei talent e si decidano a tirare fuori qualcosa dagli archivi, perchè è quello che tanti fan vorrebbero da decenni.
Per chi invece volesse capire qual è la mia idea di biopic ben riuscita, consiglio Love & Mercy su Brian Wilson, dove gli eventi vengono sì esagerati ma mai inventati, e si ovvia al tempo limitato dalla durata del film focalizzandosi su due fasi ben precise della sua vita, usando due attori diversi. Ecco, se in quel caso la non totale somiglianza degli attori a Brian Wilson non mi ha affatto disturbato, un motivo ci sarà.

Ma il tizio della EMI, tale Ray Foster, perchè somiglia in modo impressionante a Jeff Lynne?




 

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