La veste grafica dell'album finì per essere basata proprio su questi quattro prodotti, uno per ogni membro della band, con risultati esilaranti. I jingle sono in gran parte opera di John Entwistle e Keith Moon, mentre le altre canzoni mostrano ancora il predominio compositivo di Townshend. Tho Who Sell Out è quindi un lavoro di gruppo in cui a risentirne è il povero Roger Daltrey, che troverà il suo posto solo nel successivo Tommy. Musicalmente si nota come gli Who stessero crescendo velocemente, specialmente tenendo conto che Sell Out è il terzo album, ed appena due anni prima uscì My Generation. Ma come detto non ci sono solo jingle pubblicitare, e gli altri brani non sono da meno, a partire dalla minacciosa Armenia City In The Sky (scritta da John "Speedy" Keen), la divertente e particolarmente riuscita Tattoo (unico brano riproposto dal vivo nei tour dell'epoca), il bel pop di Our Love Was e Can't Reach You.
Nel mezzo troviamo la rumorosa e psichedelica I Can See For Miles, che pare aver spinto Paul McCartney a tirare fuori Helter Skelter nel tentativo di scrivere un pezzo ancora più rumoroso, l'altra faccia della psichedelia, quella più onirica, in Relax, quel'enciclopedia di accordi jazz per chitarra acustica che è la sublime Sunrise del solitario Townshend... Poi che dire di Mary Anne With The Shaky Hand? Dopo Pictures Of Lily si è capito che si tratta di un argomento caro a Townshend, oltre che certamente non popolare nella musica degli anni '60 e non solo.
Solo gente come gli Who e Zappa potevano cavarsela scrivendo brani del genere.
In Silas Stingy, ad opera di Entwistle, si nota la propensione a raccontare brevi storie spesso tra il divertente e l'amaro, mentre sulla conclusiva Rael si potrebbe scrivere libri interi. Nelle intenzioni iniziali Rael avrebbe dovuto essere il seguito spirituale di A Quick One While He's Away, possibilmente ancora più lunga ed ambiziosa. Il concept dietro è piuttosto complesso e di difficile comprensione, soprattutto perchè, a quanto pare, nella fretta di concludere l'album, il brano finì per essere tagliuzzato e ridimensionato tanto da diventare praticamente incomprensibile. Ciò che è interessante però è la presenza di una sezione strumentale che sarà poi ripetuta pari pari in Tommy nei brani Sparks e Underture. Una ulteriore breve sezione, chiamata Rael Naive, uscì anni dopo nella riedizione di The Who Sell Out, insieme ad una infinità di outtakes interessantissime, compresi altri jingle pubblicitari di loro composizione tra cui due sulla Coca Cola e uno sulle auto Jaguar.
E proprio su questo punto mi vorrei soffermare un attimo, parlando di quello che secondo me è l'unico vero "difetto" di questo album. Le idee per i jingle non mancavano, e spesso la loro durata si aggira sul minuto, quindi niente di eccessivo; è quindi un peccato, a mio parere, che dopo Medac (quindi il secondo brano del secondo lato) ci siano ben quattro brani senza alcuna interruzione pubblicitaria, quasi come se la fretta o la pigrizia abbia impedito loro di andare fino in fondo con il concept. L'edizione del 1995, la migliore a mio parere, mette una pezza su questo aspetto aggiungendo jingle anche tra gli ultimi brani e le bonus track, ampliando quindi l'album senza creare stacchi e proponendone una sostanziosa versione alternativa (tra l'altro anche in un magnifico remix stereo).
Insomma a mio parere come idee, realizzazione e veste grafica The Who Sell Out è una delle migliori rappresentazioni di pop art su più livelli, non solamente visivo. Un perfetto album colorato, divertente ed imprevedibile, come probabilmente non ne vedremo mai più viste le tendenze musicali, ed in generale artistiche, degli ultimi 20/30 anni. All'epoca non ebbe molto successo, e tutt'ora non è certo in cima alle preferenze dei nuovi fan (che gli Who li hanno conosciuti con CSI), rimanendo il classico album di nicchia adorato dallo zoccolo duro dei loro seguaci.
Come voto si merita un 8,5 abbondante.
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