Niente assolo di sax e via in quella che diventerà la seconda metà senza alcuna pausa. Qui tutta la prima sezione con i due caratteristici assoli di synth e chitarra slide è già simile a quella poi definitiva, così come la successiva ripresa del cantato, mentre tutto il finale è di nuovo piuttosto abbozzato, oltre che più breve: manca infatti ancora tutta la sezione più lenta e malinconica prima che il tutto si fermi per dar spazio alla fuga libera di note dal synth di Wright.
Un'interessante versione insomma, seppur ancora un po' "piatta" per ovvi motivi.
C'è una presenza molto più importante ed evidente del synth per tutta la durata del pezzo, e questo non può non far gioire ogni fan di Rick Wright; ed in generale anche qui si nota molta improvvisazione, forse per l'ultima volta così evidente in un concerto de Pink Floyd (nel successivo tour di Animals l'unico brano che presenterà delle improvvisazioni sarà Pigs). Ed è interessante come questa Raving And Drooling, a mio parere, sia un perfetto punto di incontro tra i Floyd più psichedelici e quelli carichi di rabbia guidati da Waters.
You've Gotta Be Crazy invece, poi Dogs, qui è in una versione piena di differenze rispetto alla versione definitiva di due anni dopo (d'altronde è stata l'ultima aggiunta alla scaletta allora, e pare che qui sia ad una delle primissime performance live). Anche questa, come Shine On, farà passi da gigante durante il tour del 1975, ma qui abbiamo un pezzo si carico di fascino e che fa già intravedere le potenzialità, ma anche un esperimento non totalmente riuscito. L'inizio è lo stesso di Dogs con quei caratteristici accordi ritmici, ma la linea vocale è radicalmente diversa, a doppia velocità e con una melodia tutt'altro che definita. Anche qui il synth è molto evidente nel momento in cui il brano rallenta, per poi duettare con la chitarra nel classico assolo molto simile a quello di Dogs. Il tutto però è decisamente più diluito e rarefatto, presentando addirittura una parte con un Gilmour in falsetto senza parole che ricorda quasi i tempi di Atom Heart Mother live. Si ritorna in territori più familiari con l'assolo successivo e la sezione "And when you lose control...", ma tutta la sezione successiva ritorna a dei basilari accordi di chitarra, senza ancora quel trionfo di synth che troveremo in Dogs. La conclusione poi, salvo le ovvie differenze di testo ed il ritorno della linea vocale più veloce, ritorna ad essere più simile alla versione definitiva.
Nella seconda metà del concerto infatti troviamo l'intero The Dark Side Of The Moon: suonato certamente in modo eccellente, con anche le coriste e Dick Parry al sax come ospiti, ma senza grandissime sorprese. Certo, ci sono piccole parti improvvisate ed estese, come in Money e soprattutto Any Colour You Like (parecchio più lunga e a tratti superiore alla versione in studio), e per ovvi motivi The Great Gig In The Sky suona diversa avendo le due coriste che si alternano (personalmente ho sempre mal sopportato qualunque versione live di questo brano), ma il tutto scorre tranquillo e senza grandi scosse. Forse la migliore versione live di questo album insieme a quella di Pulse, che però vista l'assenza di Waters in quest'ultimo è facile concludere quale io possa preferire tra le due. Anche se mi sento di dire che preferisco ancor di più una qualunque versione primordiale del 1972, con ancora The Travel Sequence e cose simili.
E poi c'è il bis di Echoes. Mi trovo in conflitto su quest'ultima, lo devo ammettere. Perchè è bello sentirli cambiare qualche ingrediente nei loro pezzi classici, ma Echoes con le coriste d'impronta spudoratamente americana ed il mitico assolo di chitarra sostituito dal sax.... Non lo so, è sicuramente interessante, e dopotutto ne abbiamo a bizzeffe di versioni live più fedeli all'originale tra Pompei e le BBC Sessions, però a mio parere gran parte dell'atmosfera che la caratterizza qui è assente.
Quindi, per fortuna che esiste YouTube per chi non ha qualche centinaio di euro da spendere per ascoltare l'intero concerto, ed infatti trovate i vari brani sparsi qui in giro per l'articolo. A mio parere un bel doppio CD, o triplo con Echoes a parte per far lievitare leggermente il prezzo, avrebbe funzionato discretamente, ma tant'è...
Sicuramente un concerto interessante, e di fatto uno dei pochissimi pubblicati per intero in un modo o nell'altro. La speranza è che prima o poi venga preso in considerazione un qualche concerto del tour di Animals (non necessariamente Montreal con il famoso sputo, anche se avrebbe senso per importanza storica), ma chissà...
Staremo a vedere.
Thankx for the commentary
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