martedì 27 novembre 2018

Neutral Milk Hotel - In The Aeroplane Over The Sea (1998) Recensione

Siamo di fronte ad un album che definire interessante sarebbe molto riduttivo, tanta è la profondità, la complessità ed i punti di interesse degni di essere esaminati. Ci sarà un motivo se ci sono persone che scrivono tesi sui testi di un "semplice" album indie. Perchè tecnicamente di questo si tratterebbe: In The Aeroplane Over The Sea è il secondo album dei Neutral Milk Hotel, una band americana facente parte, insieme ad altre di natura in un certo senso analoga, della Elephant 6 Recording Company, un collettivo di musicisti americani che riuscì nell'intento di portare avanti varie band indie.

Musicalmente l'album è di natura prevalentemente acustica, con salde radici in un folk dalle tinte psichedeliche, ed ispirazioni che vanno tanto da Dylan nel cantato quanto ad album più eclettici come Forever Changes dei Love. Con quest'ultimo album condivide i tratti più stravaganti a livello sonoro, come l'uso dei fiati e di vari strumenti non proprio convenzionali, riportando il tutto ad un'inventiva, una varietà ed un colore sonoro molto più tipici alla fine degli anni '60 che nella seconda metà degli anni '90.
Dove però si sente l'ispirazione del decennio a cui effettivamente appartiene è nei rari momenti dove il suono si fa più "spinto" e distorto, come ad esempio in The King Of Carrot Flowers, Pts. Two & Three e Holland 1945, brani che strizzano l'occhio al noise quando non ad un certo tipo di punk, oltre ad un generale senso di lo-fi. Ciò che però forse più di ogni altra cosa ha permesso ad In The Aeroplane Over The Sea di rimanere impresso nella memoria e consacrato definitivamente come album epocale, in particolare negli ultimi anni grazie al ruolo di internet, è racchiuso e ruota intorno ai suoi testi.
Parte dei brani pare essere infatti ispirata alla figura di Anne Frank. Il leader Jeff Mangum infatti pare esser rimasto molto colpito dalla lettura del diario della Frank, tanto da scrivere alcuni brani dedicati a lei, in particolar modo la lunga Oh Comely. Gran parte dei testi sono però di difficile interpretazione, ricchissimi nell'immaginario spesso ambiguo ma che sembra non scadere mai nel completo nonsense. Proprio per questo negli anni si sono succedute innumerevoli teorie ed interpretazioni e l'album è diventato una sorta di opera intoccabile dell'indie, quando non l'album hipster per eccellenza. Personalmente, non reputandomi affatto hipster e né tanto meno fan dell'indie, non posso comunque fare a meno di apprezzare tutti gli elementi sopra citati, senza trascurare la pura e semplice bellezza di alcune composizioni ed arrangiamenti, a riprova del valore di un album che trascende ogni qualsivoglia catalogazione. Che poi molta musica indie si sia rifatta a questo lavoro è un altro discorso, soprattutto alla luce del fatto che una tale profondità ed inventiva è raro trovarla altrove in questo "genere" (che poi genere non è). Un altro aspetto degno di nota è l'interpretazione vocale di Mangum, sempre molto enfatica ed intensa.
Certamente ci sono delle imperfezioni tecniche, non è un gran cantante come normalmente lo si intende, ma è impossibile rimanere impassibili di fronte al tour de force di Oh Comely, la cui unica take vocale strappa un "holy shit" ad un membro della band, udibile a fine canzone.

Come detto, internet ha finito per consacrare l'album a suon di teorie e meme, tra citazioni, discussioni sulla bellissima copertina ricavata da una vecchia cartolina (ma è un tamburo o una patata?) tra l'altro perfettamente in linea con l'immaginario dell'album, e via di questo passo. Molti hanno scoperto questo lavoro proprio grazie a questo "mondo" e siti come 4chan e Reddit, ma il valore di "Aeroplane" a mio parere è tale da poter essere apprezzato anche rimanendo all'oscuro di tutto ciò. Un album diventato famoso al di là di ogni aspettativa, tanto da spingere Mangum ad un ritiro ed allo scioglimento del gruppo sul finire del 1998 (fino alla reunion nel 2013).
Difficile dare un voto; questo è un album che può anche lasciare indifferenti ad un primo, superficiale, ascolto, ma è facile che arrivi un momento in cui semplicemente scatta qualcosa e si finisce per amarlo alla follia. Per questo non può essere meno di un 8,5. 


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