mercoledì 27 marzo 2019

The Beatles - Live At The BBC / On Air - Live At The BBC Vol. 2 (2013) Recensione

Premetto che ho datato entrambi i volumi al 2013 pur essendo il primo dei due del 1994, in quanto sono in possesso della sua riedizione proprio del 2013, la quale presenta differenze sia nel packaging che nella qualità sonora di alcune canzoni.
Detto questo, trovatomi poco tempo fa davanti ad una relativamente conveniente versione bundle comprendente entrambi i volumi, non potevo esimermi dall'acquisto, essendo un vorace fan degli scarafaggi da una decina di anni almeno.
Ovviamente non si tratta di prodotti fondamentali, e non posso consigliarli più di tanto ad uno che magari neanche ha esplorato la loro discografia "base", ma questo non significa che non possano trattarsi di ottimi prodotti perlomeno interessanti e piacevoli.
Si tratta in sostanza di registrazioni "live in studio" effettuate tra il 1963 ed il 1965, in alcuni casi con qualche sovraincisione posticcia, ma in sostanza è comunque materiale in grandissima parte live. Andando a coprire i primi anni di vita della band, comprensibilmente la maggior parte dei brani presenti sono cover, di cui molte non presenti negli album veri e propri, e quindi di fatto irreperibili altrove. Ovviamente non mancano brani chiave dei primi anni, da Can't Buy Me Love a I Saw Her Standing There a Love Me Do fino a Ticket To Ride, ma si tratta di una minima parte di questi due enormi set. Dico enormi perchè in media ci sono una trentina di tracce per CD, e ogni volume ne contiene due, portando a 4 CD il totale per oltre 4 ore abbondanti di ascolto. Il tutto è strutturato presumibilmente a voler creare un'esperienza di ascolto piacevole, ignorando quindi un qualsivoglia ordine cronologico, ed intervallando le tracce con brevi intermezzi parlati con il deejay di turno e gli stessi Beatles, quasi a voler dare l'impressione di star ascoltando una vera e propria trasmissione radiofonica. La qualità audio per forza di cose non può essere altissima, ma tolti alcuni casi in cui cala vertiginosamente (come in Keep Your Hands Off My Baby nel CD 1 del primo volume), si attesta in un più che ascoltabile mono. Cosa ho molto appressato è la selezione dei brani, che presentano sì delle ripetizioni, ma mai nello stesso CD, ed addirittura mai nello stesso volume. Si possono infatti incontrare due versioni di Lucille, o di Honey Don't, ma una sarà nel primo volume e l'altra nel secondo, permettendoci quindi di goderci un intero volume alla volta senza incontrare la stessa canzone due volte (lusso che non si può avere ad esempio con analoghe uscite dei Led Zeppelin o dei Queen, dove le Communication Breakdown e le Keep Yourself Alive abbondano).
Il primo volume contiene la maggior parte dei brani inediti, con un numero impressionante di cover ed anche una composizione originale a firma Lennon-McCartney irreperibile altrove (I'll Be On My Way); e se da un lato gran parte delle cover sono standard rock and roll molto simili fra loro, dall'altro non si possono ignorare ottime prove come To Know Her Is To Love Her, Soldier Of Love o l'incendiaria Lucille, che non avrebbero affatto sfigurato al fianco di analoghe cover nei primissimi album. Il secondo volume, essendo uscito quasi vent'anni dopo il primo, si accontenta dei "rimasugli", e non può certo far leva su altri brani inediti vista l'ovvia volontà di stiparli tutti nel primo volume ai tempi, finendo quindi per contenere comunque una gran quantità di musica, ma focalizzandosi di più sul materiale degli album, comprendendo anche altre performance di brani presenti nel primo volume e soffermandosi anche sul bistrattato periodo "di mezzo" con brani come I'm A Loser e Words Of Love.
Nel complesso è palese che il primo volume sia il più interessante tra i due, ma anche il secondo si difende bene, andando di fatto ad ampliare e "completare" il primo. Completare fra virgolette in quanto non sono presenti tutte le canzoni suonate dai Beatles alla BBC: tenendo conto sia di nastri smarriti che di ulteriori ripetizioni (a volte un dato brano fu suonato anche 4 o 5 volte), avremmo bisogno di un altro paio di volumi, che finirebbero per essere ridondanti per chiunque non sia un fan più che maniacale.
Ovviamente il tutto non è all'altezza della produzione in studio di quegli anni, né tanto meno di ciò che faranno dal 1965 in poi, ma ci dà la possibilità di avere un punto di vista diverso sul periodo iniziale della band, fatto di "fame", voglia di crescere e nel pieno della beatlemania. Di conseguenza è proprio ai fan di questo periodo che posso consigliare questi due volumi, in quanto chi si aspetta qualche perla nascosta al livello della produzione successiva rimarrebbe piuttosto deluso.
C'è da dire che la sensazione di ascoltare i Beatles alla radio per ore e ore è una cosa che vale quasi da sola il prezzo dell'acquisto...

Nessun commento:

Posta un commento