sabato 24 febbraio 2018

Queen - Live at the Rainbow '74 (recensione)


Ricordo benissimo l'uscita di questo album, in occasione del quarantesimo anniversario nel 2014. Lo ricordo perchè i Queen non sono mai stati generosi in termini di pubblicazioni d'archivio significative, quindi l'annuncio di questo live si rivelò davvero molto interessante, oltre che un piccolo faro di speranza. Perchè speranza? Beh, perchè era un'uscita per il quarantesimo anniversario, come anticipato, e l'anno dopo fu seguito dal live all'Hammersmith Odeon del 1975, altro quarantennale; lì la gente iniziò a captare segnali ovvi sulle possibili pubblicazioni future. Ci fu un errore: ci dimenticammo che è con i Queen che abbiamo a che fare, e quindi tutte le speranze nei confronti di Hyde Park '76, Earls Court e Houston '77 si sono dissolte sostituite da On Air e il cofanettone di News Of The World, su cui mi sono già espresso poco tempo fa. E se A Night At The Odeon fu un lavoro appena discreto, in Live At The Rainbow '74 fu fatto un lavoro che rasenta la perfezione. E ricordo bene l'hype, come ricordo di aver assistito ad una diretta online dove vennero trasmessi in anteprima i primi 30 minuti del DVD, con link privato per chi "ritwittava" la notizia della pubblicazione.
Si, lo so, un po' una bastardata, ma ciò non mi ha impedito di crearmi un profilo su Twitter per l'occasione e cancellarlo poco dopo aver visto il video in questione! All'epoca uscì ovviamente nell'ormai classico formato a cofanetto sfiorante i 100 euro, con poster, biglietti e ammennicoli vari. Per fortuna in questa occasione fu possibile accaparrarsi singolarmente tutto il contenuto interessante (2 Cd e un Dvd, che il BluRay era in SD, quindi inutile) a poco più di 20 euro... Eeeehhh certe logiche di marketing mi rimangono oscure. Comunque, cosa troviamo all'interno dei Cd e Dvd? Allora, dovete sapere che la sorpresa qui fu la decisione di mettere insieme ben due concerti al Rainbow Theatre: quello classico di Novembre '74 che già usci tagliuzzato in videocassetta nel 1992 (qui però completo) e quello di Marzo '74, facente parte del tour precedente, con scaletta leggermente diversa. Il primo Cd contiene il concerto di Marzo, anch'esso bootleggato da anni ma mai completo. Che dire? Un'ottima testimonianza della band in piena ascesa, con brani presenti anche nell'altro concerto come Ogre Battle, Son And Daughter, Faher To Son, White Queen, Liar... Le cose però si fanno interessanti, per quanto mi riguarda, grazie a due canzoni. La prima è Great King Rat: pezzo suonato sicuramente molto spesso nei primi anni, ma difficilissimo da trovare in qualità decente. E che versione! Da notare che Freddie entra in ritardo dopo l'assolo a causa del cambio costume, e ci scherza anche su dopo. E credetemi, trovare un "errore" genuino in una pubblicazione ufficiale dei Queen fa gridare al miracolo!  Ma la punta di diamante è The Fairy Feller's Master Stroke: folle brano tratto da Queen II di cui nessuno sapeva nulla del fatto che fu effettivamente mai suonata live! Ed è questo che tanto manca in gran parte delle pubblicazioni dei Queen, la sorpresa! Si sa che ne hanno, ma non le pubblicano! E questo è un caso particolarmente interessante perchè neanche i fan più informati sapevano dell'esistenza, quindi potete immaginare le reazioni.
In quanto alla performance, è ovviamente diversa dall'originale, tempestata com'è di voci; però, per essere un pezzo suonato pare 2 o 3 volte al massimo, non è niente male! Nonostante i dubbi sull'uso di auto-tune in un paio di punti... Interessante anche la performance completa di Seven Seas Of Rhye, presente in entrambi i concerti, perchè finora le uniche versioni live ufficiali erano parziali, parte di medley negli anni '80. Il concerto si chiude con il classico medley Rock And Roll, Liar e una bella versione di See What A Fool I've Been, brano piuttosto raro e forse l'unico esempio di "imitazione" dello stile dei Led Zeppelin, nonostante le accuse dei mitici critici e giornalisti dell'epoca, che in quanto tali non capiscono un c... proprio come molti loro colleghi attuali. Il secondo Cd contiene invece il concerto di Novembre, quello presente anche in video. La scaletta ha vari punti in comune con l'altro, come anticipato, ma la performance sembra più "matura" e la qualità audio decisamente migliore. Ovviamente, essendo un concerto del tour di Sheer Heart Attack (l'altro era ancora di Queen II), troviamo in scaletta brani da quell'album. Fin da subito infatti abbiamo Now I'm Here, poco dopo Flick Of The Wrist (magnifico brano poco rappresentato dal vivo e quindi benvenuto); interessate il nuovissimo medley che continuerà ad evolversi ed espandersi fino agli anni '80, qui introdotto da In The Lap Of The Gods, ben poco suonata dal vivo, seguita da Killer Queen, altra novità, un frammento di The March Of The Black Queen e chiuso da un arrangiamento strumentale di Bring Back Leroy Brown. Troviamo poi anche la bellissima Stone Cold Crazy, suonata sempre a velocità incredibile, e il bel finalone di In The Lap Of The Gods...Revisited, quasi un antesignano di We Are The Champions. Ovviamente seguono i bis Rock And Roll come nell'altro Cd. Ottimi live, entrambi, interessanti nonostante le ripetizioni, giustificate da una differente interpretazione.
Ma abbiamo ancora il Dvd! E che dire? Siamo di fronte alla perfezione. La vecchia versione era un omicidio artistico fatto di tagli scellerati e sovraincisioni, e per anni ci si è dovuti accontentare. Ora finalmente quei mediocri 50 minuti sono stati ripuliti e portati a 82, offrendoci praticamente tutto il concerto in qualità impressionante per l'epoca in cui fu filmato. Prepariamoci quindi a goderci vestiti sgargianti e svolazzanti, capelli lunghi, guanti con diamanti, smalto alle unghie, e tutte quelle cose belle che caratterizzavano i Queen prima dell'epoca "baffi e giacca gialla". E come bonus possiamo goderci una decina di minuti o poco più del concerto di Marzo! Purtroppo pare non esista di più, quindi accontentiamoci comunque di fronte a tutto questo ben di Dio. Magari facendo finta di dimenticarci che "non esiste il filmato completo" è una frase usata anche per la prima serata di Wembley '86, salvo poi pubblicarla nell'ennesima versione del live nel 2011. Insomma, una bellissima testimonianza di una band all'epoca ancora relativamente "di nicchia", che dimostra anche la loro notevole capacità come band live: cosa che molti, troppi tendono a dimenticare o sottovalutare. Un'uscita che rasenta la perfezione, come purtroppo non ce ne sono più state da allora. Aspettando invano altri lavori simili, o anche solo un cofanetto di Live Killers, visto che quegli sbadatoni della Universal si sono dimenticati di rimetterlo in vendita dopo l'acquisto del catalogo dei Queen (insieme al Live At The Bowl dell'82), questo Live At The Rainbow '74, crepi l'avarizia, si prende un 9,5.

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