lunedì 20 aprile 2020

Queen - Live at the Inglewood Forum, LA, 02.03.1977 (Bootleg) Recensione

È incredibile come a distanza di più di quarant'anni ancora possano spuntare dal nulla registrazioni di tale importanza ed interesse. Eppure così è, ed in questo specifico caso veniamo trasportati nel mezzo del tour americano dei Queen a supporto di A Day At The Races, precisamente nella seconda data consecutiva al Forum di Inglewood, il 3 Marzo 1977.
Questa particolare registrazione è decisamente degna di nota soprattutto visto che è ad opera del leggendario Mike Millard. Non sto a raccontarvi la sua storia nel dettaglio, ma basti dire che il suo nome viene ricordato grazie ad una discreta quantità di registrazioni di ottima qualità di concerti nell'area di Los Angeles a partire dal 1972 per arrivare ai primi anni '90. 
Alcuni dei più famosi bootleg dei Led Zeppelin e dei Pink Floyd, ad esempio, sono opera sua (il famoso Cruel But Fair del 26 Aprile '75 per i Floyd e niente meno che Listen To This Eddie del 21 Giugno '77 dei Led Zeppelin, giusto per citarne un paio), e l'ottima qualità era ottenuta grazie allo stratagemma di presentarsi ai concerti in sedia a rotelle con nascosta l'apparecchiatura di registrazione ed i microfoni piazzati nel cappello. Per chi vuole saperne di più:

Purtroppo Millard si tolse la vita nel 1994, e pare non fosse troppo contento della diffusione di queste registrazioni. Recentemente però un suo amico ha avuto accesso a molti dei nastri originali per la prima volta, e proprio negli ultimi mesi stanno uscendo nuove registrazioni o versioni migliori di altre già diffuse, ed eccoci arrivati a questa dei Queen.
Da sempre si specula sul fatto che Millard avesse o meno registrato i Queen, senza mai avere conferma, fino ad oggi. La speranza è che non sia l'unica registrazione, ed in molti sperano nell'esistenza di una sua registrazione del leggendario concerto del 22 Dicembre '77, sempre ad Inglewood, ma staremo a vedere. 

Quello che abbiamo è però decisamente importante, sia vista la carenza di registrazioni di questa qualità dei Queen (i quali non hanno mai avuto una rilevanza pari, ad esempio, a quella dei Led Zeppelin nel mondo dei bootleg), sia perchè questo particolare tour non ha mai avuto molta considerazione. Vuoi per la non ottimale forma vocale di Mercury, vuoi per l'assenza di buone registrazioni oltre a quella di Seattle del 13 Marzo, vuoi per la presenza del filmato di Earl's Court di Giugno che sposta l'attenzione al di poco successivo tour europeo, di fatto quel tour americano di inizio '77 è un po' dimenticato. 
La registrazione inizia durante il primo pezzo, Tie Your Mother Down, tagliandone purtroppo l'inizio in quanto Millard arrivò in ritardo al concerto, e tempo un paio di brani l'audio raggiunge un bilanciamento ed una chiarezza rare per una registrazione del pubblico, quasi al pari dell'inarrivabile Boston '76. 
La scaletta è una perfetta via di mezzo tra il famoso concerto di Hyde Park dell'anno precedente e quello di Earl's Court di qualche mese dopo, comprendendo sia le nuove Somebody To Love, The Millionaire Waltz e White Man, sia una delle migliori e più concitate versioni di Sweet Lady, brano notoriamente difficile da far rendere live e qui ad una delle migliori versioni in assoluto. 
Qui di seguito la scaletta:
  1. Tie Your Mother Down
  2. Ogre Battle
  3. White Queen
  4. Somebody To Love
  5. Killer Queen
  6. The Millionaire Waltz
  7. You’re My Best Friend
  8. Bring Back That Leroy Brown
  9. Sweet Lady
  10. Brighton Rock
  11. ’39
  12. You Take My Breath Away
  13. White Man
  14. The Prophet’s Song
  15. Bohemian Rhapsody
  16. Stone Cold Crazy
  17. Keep Yourself Alive
  18. Liar
  19. In the Lap of the Gods…Revisited
  20. Now I’m Here
  21. Rock and Roll Medley (incl. Hey Big Spender and Jailhouse Rock)
  22. God Save the Queen

Tutta la band suona con una carica ed una precisione assolute, compreso Freddie che, nonostante il periodo difficile per la sua voce, ci regala una performance solida e a tratti rabbiosa, facendoci dimenticare il concerto di Seattle di dieci giorni dopo. 
Senza scendere in un dettagliato ma tedioso track-by-track, basti dire che siamo di fronte ad uno dei migliori bootleg dei Queen non solo di questo tour, non solo di quell'anno, ma almeno degli anni '70, entrando di diritto in un'ipotetica e personalissima top 3 insieme a Budokan 1975 e Boston 1976.  
In attesa di possibili altre sorprese, abbandoniamoci a quasi due ore di goduria per i fan di quest'epoca dei Queen. 

Una piccola curiosità: quello stesso giorno, prima del concerto, i Queen incontrarono Groucho Marx a casa sua per un tè, il quale li aveva invitati per conoscerli in quanto i due album precedenti della band avevano preso il titolo da due film dei fratelli Marx. Groucho cantò loro una canzone e chiese a loro di fare lo stesso, e dopo una serie di scuse dettate dalla soggezione, improvvisarono una versione di '39. I Queen gli donarono una giacca del tour e un disco d'oro per ringraziarlo dell'ispirazione, e fu una fortuna la decisione di realizzare questo incontro proprio durante il tour in questione, in quanto Goucho morì tristemente a distanza di pochi mesi. 

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