Stand Up (And Give Me A Reason) è il brano più lungo dell'album, ma non per questo un ritorno all'epicità di alcune cose di Rebel. Si tratta infatti di un altro pezzo in bilico tra rock e disco (grazie agli arrangiamenti di fiati nel ritornello, non lontani da certe cose dei Chicago seconda metà anni '70) chiuso con una notevole parte cantata in scat. Con Time ritroviamo il Miles più melodico in una sublime ballata al pianoforte con giusto un tocco di archi: perfetta per spezzare il ritmo dopo un inizio infuocato. Una delle cose più belle dell'album a mio parere. Manhattan Skyline ci riporta di nuovo al pop/rock tipico di Miles: un altro pezzo figlio dei tempi, forse quello che meno mi convince in questo album, ma nulla di tragico. L'arrangiamento ovviamente è sempre riuscitissimo, e questa è una cosa che mi ci è voluto un po' di tempo per notare: da grande fan del lavoro di Parsons e Powell ho sempre pensato che quest'album fosse inferiore proprio in termini di arrangiamento e produzione, mi sono dovuto ricredere dopo vari ascolti! Glamour Boy non si discosta troppo dalla precedente, però per qualche motivo la trovo più riuscita: uno di quei pezzi che ti ritrovi a canticchiare senza motivo per giorni insomma. Valore aggiunto l'intermezzo quasi drammatico che crea un contrasto forse azzardato ma, secondo me, non totalmente fuori luogo. Do It Anyway parte con una chitarra slide quasi country e si distingue per le acrobazie vocali di Miles: un episodio piacevole pur rimanendo sostanzialmente un pezzo secondario. Remember Yesterday è l'altra ballata dell'album: forse è un po' più convenzionale e non ha il fascino di Time, ma personalmente la adoro allo stesso modo. E poi BAM, picco finale con Music Man, forse il mio pezzo preferito dell'intero album. Piano ritmico, stop improvvisi, cambi, salite e discese: un brano che strizza l'occhio alle cose migliori dei Wings di McCartney senza ereditarne il senso di diabete. Altro esempio di ciò che mi manca da morire nel pop.
Come detto per Rebel, anche qui ci sono una manciata di tracce bonus; e se 3 su 4 sono abbastanza inutili versioni "singolo" di brani dell'album, la prima è una chicca non da poco che non avrebbe sfigurato nell'album. House On The Hill, lato b del singolo Remember Yesterday, è un brano rock dalla carica e tensione come pochissime altre cose di Miles. Consigliatissimo l'ascolto a chiunque, anche non fan. Davvero un ottimo valore aggiunto all'album, e curiosa la scelta di averla solo come lato b di un singolo all'epoca... Io l'avrei preferita ad esempio al posto di Manhattan Skyline, ma immagino si tratti di gusti...
Quindi, un album che ho sempre considerato come "minore" ma che mi sta portando a ricredermi dopo svariati ascolti. Non il mio preferito in assoluto, ma in grado di combattere duramente contro Rebel per un immaginario secondo posto tra le preferenze. Un voto che sarebbe sul 7,5 ma sollevato dalla micidiale doppietta finale (in questa edizione) di Music Man e House On The Hill fino ad un 8 pieno. Insomma, pari merito con Rebel alla fine. Mica poco!
Alla prossima con Zaragon!
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