Queen - News Of The World 40th Anniversary boxset (pseudo recensione)
Come ogni anno ormai da un po' di tempo, i Queen (o ciò che ne rimane) devono "regalarci" un'uscita per il periodo natalizio. Il che dovrebbe far gioire chiunque, ma è dei Queen che stiamo parlando, una delle pochissime band che "le cose le abbiamo, è legittimo aspettarsene la pubblicazione, ma sappiate che rimarrete delusi". Vero però che qualche anno fa con il live al Rainbow avevano fatto un lavorone combinando i 2 concerti datati 1974 in cd e dvd, un po' meno l'anno dopo con Hammersmith '75 dalla copertina orrida e il contenuto meno sostanzioso, ma d'altronde quello avevano, non tiriamo troppo la corda. Poi? Qualcosa dal '76? Magari Hyde Park? Naaahh, beccatevi le bootleggatissime BBC sessions in 6 cd con 2 cd di sessioni varie, un cd con 3 concerti monchi stipati in 80 minuti e TRE CD di interviste! E già qui a me suonava tanto come (specialmente il terzo cd): "le cose le abbiamo ma non ve le diamo, o se ve le diamo accontentatevi di frammenti col contagocce." Ma arriviamo al 2017, anno in cui era un pochino lecito aspettarsi magari un bel concerto del 1977 essendocene ben 2 molto noti e diffusi non ufficialmente, ma pur sempre di ottima qualità. No, versione del quarantennale di News Of The World. Cheeee? Cioè, perchè? Nel senso, è un ottimo album, ma perchè proprio di questo volete fare l'edizione speciale? Sarebbe come farla di Houses Of The Holy dei Led Zeppelin, o Animals dei Pink Floyd, ottimi album ma non certo i più celebrati della discografia! Oh beh, questo è ormai... Andiamo ad analizzare il contenuto.
Il primo cd è l'album vero e proprio. Non un remix, non una nuova (ed inutile per carità) rimasterizzazione, ma la stessa identica versione che è nei negozi dal 2011. Iniziamo bene. Il secondo cd è probabilmente l'unica cosa veramente interessante del lotto: trattasi di una sorta di "versione alternativa dell'album", composta da versioni embrionali dei pezzi dell'album. E devo ammettere che alcuni pezzi risplendono di una luce completamente nuova in queste versioni, comprese le stra-note We Will Rock e We Are The Champions, specialmente questa seconda che è anche in una versione più estesa! All Dead, All Dead è forse una delle sorprese più grandi essendo cantata da Freddie Mercury ed avendo un inizio e un testo diverso. Finalmente qualcosa di bello! Si prosegue poi con altre versioni alternative interessanti (a parte Sheer Heart Attack in una inutilissima versione strumentale), una Get Down Make Love orfana della parte rumoristica centrale ma con una sezione "jammata" in più, fino ad arrivare alla (mi si perdoni il francesismo) bastardata per eccellenza. Sleeping On The Sidewalk versione live cantata da Freddie Mercury in una qualità audio eccellente. Ora, come ho anticipato poco sopra, c'erano 2 potenziali concerti pubblicabili del '77: Earls Court e Houston; ma in nessuno di questi 2 fu suonata la suddetta canzone. Infatti è stata in scaletta in non più di 2 o 3 date nel tour americano di fine '77. Questo cosa vuol dire? Beh, non solo che non hanno pubblicato i concerti citati per motivi che sanno loro, ma ci hanno dato una canzone, UNA SOLA CANZONE da quello che evidentemente è un ulteriore concerto registrato in modo professionale di cui nessuno sapeva nulla! Ma allora volete veramente farci soffrire si? Non oso neanche immaginare quante cose hanno nascoste negli archivi che probabilmente non vedremo mai. E dire che anche solo basandosi sui bootleg riescono a deludere, figuriamoci pensandola in questi termini. Non ho parole.
Dopo la gioia amara di questa scoperta, il cd arriva alla fine rimanendo la cosa più valida e ben fatta di questo cofanetto. Andiamo al terzo cd. Un'accozzaglia di cose buttate a casaccio: il contenuto del cd bonus della versione del 2011, qualche versione strumentale dei pezzi dell'album, altre versioni live dei brani dell'album prese da live stra-noti come Live Killers e Montreal, insomma un'altra occasione sprecata. Nel cofanetto poi si può trovare la versione in vinile dell'album, presa direttamente dai master originali, non mi pronuncio a riguardo visto il mio interesse nullo per il vinile. Abbiamo poi un DVD con un documentario sul tour americano del 1977, e siccome ormai "oltre al danno la beffa" sembra essere un motto, questo documentario è letteralmente pieno di frammenti del concerto di Houston. Anche qui, di pubblicare l'intero concerto un po' ripulito non se ne parla, ma usarne frammenti COMUNQUE RIPULITI nel documentario si. Ma siccome il documentario è della BBC è chiaro che sia stata la suddetta a ripulire i filmati, quindi perchè sobbarcarsi del lavoro in più andando a metter le mani sull'intero filmato? Bravi!
Ovviamente poi si trova anche un libro di 60 pagine, comunicato stampa, poster, replica di un biglietto a caso, un adesivo, insomma (libro a parte) tutte cose la cui utilità sta nel far lievitare il prezzo. Prezzo che supera i 100 euro ovviamente. Che se confrontati, puramente a livello di contenuto, con ad esempio la nuova edizione di 1987 dei Whitesnake in 3 cd + dvd con album, remix, versioni embrionali delle canzoni, un intero live inedito dell'epoca (loro ce l'hanno fatta, vedete?) e un dvd con filmati e documentario, il tutto a 40 euro beh, traete le vostre conclusioni.
Niente voto stavolta per l'affetto residuo nei confronti di una band che mi ha cresciuto e formato come nessun'altra. Solo un po' di tristezza ed una domanda che mi risuona nella testa: ma questo cofanetto, a che pubblico si rivolge? Fan occasionali? Non credo proprio visto il prezzo. Fan ossessionati? Forse, ma non ne sono molto sicuro viste le riflessioni di cui sopra. Fan ossessionati ricchi? Ecco, forse ci siamo.
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