Quindi, è pop? Ha smesso con il prog? Si è venduto? è calata la qualità? La risposta, per quanto mi riguarda è no a tutte queste domande; anche se, nel caso in cui riuscisse a "diventare mainstream" grazie a questo album sarei solo felice per lui, perchè se lo merita.
Ma supposizioni a parte, com'è quest'album? Beh, è un album di Steven Wilson, semplicemente. Non mi metto a ripetere le influenze tirate in ballo da lui stesso che tanto se state leggendo già le sapete. Tutti gli elementi tipici suoi sono presenti, l'unica cosa che manca è quel condimento tipicamente prog degli ultimi 3 album (i brani estesi, gli assoli infiniti, le jam, i quintali di mellotron che comunque è presente). Insomma quello che abbiamo tra le mani è, secondo me, l'album più completo, personale, solido e maturo rilasciato finora da Wilson, specialmente da solista. Ovvio che Raven e H.C.E. hanno un posto speciale tra i miei album preferiti (tra l'altro il secondo non mi colpì subito e lo rivalutai dopo), ma qui semplicemente mancano punti "morti", le canzoni si susseguono in modo perfetto, un'ora tonda di album che vola via più veloce dei 4 minuti di Occidentali's Karma (mi scuso e mi vergogno profondamente per la citazione profana, vado a rimettere su Pet Sounds).
E tutto questo è condito da scelte sonore mai banali, che rivelano nuovi elementi ad ogni ascolto nonostante la semplicità delle composizioni. Il tutto senza demolire e reinventare da zero il suono e lo stile a cui ci ha abituati negli anni (Permanating a parte, che comunque è una delle mie preferite, ebbene si).
In conclusione direi che si tratta di un ottimo album, l'ennesimo da parte di Steven Wilson. Un capolavoro? Eehhmmm ni. Cioè, rendiamoci conto che "capolavoro" è un parolone, non va usato su ogni album che ci piace... Ripetetelo 20 volte di fila e non avrà più alcun significato. Comunque se dovessi dare un voto probabilmente starebbe intorno all'8,5 se non addirittura 9.
Volevo però spendere altre due paroline su tutto questo marasma che c'è stato prima dell'uscita dell'album. Innanzitutto, che piaccia o non piaccia, ha vinto lui. Perchè l'arte funziona quando suscita reazioni, positive o negative che siano. Quindi finchè ci sarà gente che lo elogia e gente che si sente in dovere di comunicare al mondo che è un buffone e che Permanating è qualcosa di irritante, lui avrà comunque vinto. Perchè è riuscito a suscitare una reazione tale da causare discussioni sulla sua musica. E coloro che hanno apprezzato l'album aspetteranno con ansia il prossimo, mentre coloro che lo hanno odiato, almeno una grande percentuale, faranno lo stesso nella speranza che sia migliore!
Quello che però mi ha lasciato l'amaro in bocca in particolare sono state alcune recensioni da parte di personaggi di settore su giornali piuttosto noti, che davvero mi hanno fatto cadere le braccia. Perchè si, è legittimo che non piaccia, che deluda, che irriti, ma c'era una recensione in particolare che descriveva l'album (o almeno gran parte di esso) come una raccolta di canzoni pop insulse senza la minima direzione artistica. Ora, il pop c'è, è vero. E potrei spendere migliaia di parole sul fatto che è sbagliato usare la parola "pop" in modo denigratorio, ma cercherò di sforzarmi di dare per scontato che dei professionisti lo sappiano. Quello che mi rattrista è leggere che il suddetto non è stato in grado di notare le innumerevoli altre sfaccettature, specialmente in termini di generi musicali. Soprattutto tenendo conto che i generi, le etichette LE HANNO INVENTATE PROPRIO I GIORNALISTI E I CRITICI. Quindi non riconoscerle beh... Chapeau.
E per quelli che ancora parlano di "svolta pop", andate a metter su Stupid Dream e Lightbulb Sun dei Porcupine Tree di cui tanti bramano la reunion, poi ne parliamo.
Vi lascio un video in cui lo stesso Wilson parla dei brani dell'album.
Alla prossima!
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