Principalmente ricordato per la sua permanenza nei Monkees, Michael Nesmith ha sempre dimostrato di essere quello più portato alla composizione nella band. Già anni prima la sua Different Drum fu resa famosa da Linda Ronstadt, e dal primo album dei Monkees in poi non mancarono mai sue composizioni negli album, da Papa Gene's Blues fino a capolavori come What Am I Doing Hangin' Round, Tapioca Tundra, Circle Sky e Listen To The Band. Non per nulla già nel 1968 uscì un album a nome suo, THE WICHITA TRAIN WHISTLE SING, che però, in linea con la sua lucida follia, era composto da riarrangiamenti in stile big band di suoi brani.
Nel 1970 Nesmith abbandonò i Monkees e formò la First National Band, composta da lui stesso alla voce e chitarra, John London al basso, John Ware alla batteria e O.J. "Red" Rhodes alla chitarra pedal steel. Il primo album con questa band, MAGNETIC SOUTH, uscì quell'anno e fu, secondo molti, uno dei primi e fondamentali esempi di album totalmente country rock, genere che combinava il vecchio stile country con le più moderne sonorità pop-rock. Esempi di questo stile ce ne furono già negli anni '60, fin da certe cose di Dylan, dei Beatles o dei Byrds, ma solo negli anni '70 si affermò definitivamente come genere.
Di solito il country è un genere prevedibile, spesso banale, negli anni via via sempre più spudoratamente commerciale, ma qui è diverso. Non nascondo il mio apprezzamento per band come Eagles o America, ma lo stile compositivo di Nesmith ha quel che di imprevedibile, pur con i suoi riconoscibili canoni, che lo piazza in uno spazio tutto suo, in linea con le tendenze dei tempi (forse anche un po' in anticipo), ma con caratteristiche proprie inconfondibili, specialmente per quanto riguarda le sequenze armoniche. Un album a suo modo leggendario, a riprova del fatto che nei Monkees c'era anche tanto talento e non solo superficiale apparenza.
Consigliato soprattutto agli appassionati di musica country, ma non solo.
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