Mike Millard non ha bisogno di presentazioni per chi ha una vaga conoscenza del mondo dei bootleg, ma per chi non lo conoscesse, basti dire che è stato artefice di alcune delle registrazioni di concerti più leggendarie degli anni '70 e non solo, tutti registrati a grandi linee nell'area di Los Angeles.
Basti nominare Listen To This Eddie dei Led Zeppelin, registrato il 21 Giugno 1977 al Forum di LA per avere un'idea dell'impressionante qualità sonora delle sue registrazioni. Lui è purtroppo venuto a mancare anni fa, ma nell'ultimo anno c'è chi è riuscito a metter mano, con il permesso della madre, su una gran quantità di suoi nastri rimasti inediti fino ad ora. Si va da concerti già noti di qualità migliore, avendo ora a disposizione i nastri originali (finora le versioni diffuse erano copie di copie, e si sa quanto cali la quantità ad ogni ulteriore copia di un nastro), a concerti effettivamente mai ascoltati prima. Ed è il caso di questo concerto del 20 Dicembre 1977 a Long Beach dei Queen, impegnati nel loro tour a supporto di News Of The World. Già avevamo a disposizione un'ottima registrazione di quel periodo, tra l'altro da mixer ed anche in video, quella di Houston dell'11 Dicembre, ma questo nuovo concerto ha parecchi punti di interesse anche per chi già conosce Houston.
La scaletta è sostanzialmente la stessa, a sua volta purtroppo orfana di due nuovi brani suonati in quel periodo, Spread Your Wings e It's Late, ma con in più rispetto a Houston la reprise del finale di Prophet's Song, suonata dopo il canonico assolo di Brian dopo White Man (a Houston invece ci attaccarono subito Now I'm Here). Il resto della scaletta è sostanzialmente identica, con l'esordio dei classici We Will Rock You (suonata parziale all'inizio seguita dalla versione "rock" e poi di nuovo alla fine) e We Are The Champions, oltre alla magnifica My Melancholy Blues, una breve versione di Sheer Heart Attack ad introdurre le ultime apparizioni del medley rock n' roll come bis finale, e l'entrata della poi importantissima Love Of My Life suonata nel set acustico.
La scaletta è sostanzialmente la stessa, a sua volta purtroppo orfana di due nuovi brani suonati in quel periodo, Spread Your Wings e It's Late, ma con in più rispetto a Houston la reprise del finale di Prophet's Song, suonata dopo il canonico assolo di Brian dopo White Man (a Houston invece ci attaccarono subito Now I'm Here). Il resto della scaletta è sostanzialmente identica, con l'esordio dei classici We Will Rock You (suonata parziale all'inizio seguita dalla versione "rock" e poi di nuovo alla fine) e We Are The Champions, oltre alla magnifica My Melancholy Blues, una breve versione di Sheer Heart Attack ad introdurre le ultime apparizioni del medley rock n' roll come bis finale, e l'entrata della poi importantissima Love Of My Life suonata nel set acustico.
Se da una parte Houston vanta una qualità sonora migliore, ci troviamo comunque di fronte ad una delle migliori registrazioni del pubblico in assoluto, con ogni strumento ben evidente ed una resa chiara, potente e piacevole all'ascolto. E se ad Houston Brian ebbe non pochi problemi tecnici (da corde rotte a veri e propri errori nel suonare alcune parti), qui ci regala un'ottima performance, così come le solite "rocce" Taylor e Deacon, ma chi brilla veramente di una luce accecante qui è Freddie. Se Houston ha una performance particolarmente solida e "pulita", a Long Beach viene tolto qualche freno in più, abbandonando più volte il suo noto approccio "conservatore" nella scelta delle note da cantare, e andando a tentare di raggiungere picchi vocali per lui rari in concerto. Purtroppo i suoi noti problemi con i noduli alle corde vocali portano la voce a rompersi in alcuni di questi casi, ma la carica e l'audacia rara dimostrata qui è abbastanza per rendere questo concerto uno dei più eccitanti e coinvolgenti in assoluto, non solo di quest'epoca. Se si vuole un esempio di ciò, basti ascoltare la prima sezione dei Bohemian Rhapsody, che vanta un'intensità che quasi supera la versione in studio, ma gli esempi sarebbero veramente tanti, in quanto ogni brano è suonato e cantato in modo magistrale.
E chissà se Millard ha registrato anche la leggendaria ultima data di quell'anno di due giorni dopo?
Insomma è forse preoccupante se, per chi scrive, un bootleg del 1977 risulta essere una delle uscite più interessanti di questo 2020, ma che ci possiamo fare?
Se siete fan dei Queen ascoltatevelo, non ve ne pentirete.
La scaletta è la seguente:
1. We Will Rock You (Slow)
2. We Will Rock You (Fast)
3. Brighton Rock
4. Somebody to Love
5. Death On Two Legs
6. Killer Queen
7. Good Old-Fashioned Lover Boy
8. I'm In Love With My Car
9. Get Down, Make Love
10. The Millionaire Waltz
11. You're My Best Friend
12. Liar
13. Love of My Life
14. '39
15. My Melancholy Blues
16. White Man
17. Vocal Improv
18. Guitar Solo
19. The Prophet's Song (Reprise)
20. Now I'm Here
21. Stone Cold Crazy
22. Bohemian Rhapsody
23. Keep Yourself Alive
24. Tie Your Mother Down
25. We Will Rock You
26. We Are the Champions
27. Sheer Heart Attack
28. Jailhouse Rock
29. God Save the Queen
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