La voce di Stanley Unwin introduce la storia tra il fantasy e il surreale di Happiness Stan: "Are you all sitting comfy-bold two-square on your botty? Then I'll begin". Geniale. La storia racconta del viaggio di Stan alla ricerca della metà mancante della luna, a causa del fatto che vide solo metà luna una notte. In viaggio incontra una mosca che stava morendo di fame e la salva, in cambio la mosca dice a Stan di conoscere qualcuno in grado di aiutarlo e anche di dirgli il senso della vita! Così Stan, con una formula magica, fa ingrandire la mosca così da farsi trasportare in un viaggio alla caverna di Mad John, il quale rivela a Stan che la parte mancante della luna è solo un fatto temporaneo, indicando in cielo verso la luna piena. Stan aveva speso così tanto tempo nel suo viaggio che ora la luna era di nuovo piena! Dopodiché Mad John canta una gioiosa canzone sul senso della vita che chiude l'album.
Se c'è una cosa che adoro di certe cose psichedeliche inglesi di fine anni '60 è quella sorta di infantilismo innocente, presente anche in molte cose di Syd Barrett. Parlando della musica invece, questa seconda metà di album si apre con Happiness Stan, un bellissimo pezzo che introduce il tutto con tanto di clavicembalo per poi virare su sonorità più spinte e voce con il leslie: uno spettacolo. Tutti i pezzi sono intervallati da parti narrate dal già citato Unwin, anch'esse in uno stupendo slang che rende il tutto ancora più surreale. Tra il rock spinto di Rolling Over, le sonorità acustiche di The Hungry Intruder, la psichedelia che riaffiora in The Journey e il magnifico folk di Mad John si arriva alla gioiosa HappyDaysToyTown, perfetta chiusura di un magnifico album.
Album che consiglio a chiunque, come me, ami questo periodo storico musicalmente parlando. Un periodo in cui l'inventiva era su livelli mai più raggiunti, la musica prodotta riusciva ad essere sperimentale ma non ostica, godibile ma mai banale. Un equilibrio che non è mai più stato raggiunto. Oltre all'importanza dell'arte visiva, che in questo caso si concretizzava con un vinile in una confezione rotonda basata su una confezione di tabacco!
Un album che meriterebbe un 10 tondo per quanto mi riguarda, ma siccome oggettivamente ci sono album ancora più riusciti, mi toccherà stare sul 9, anche se abbondante!
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