Sono ormai 3 anni che, almeno per un giorno, faccio il possibile per essere presente a questo magnifico festival. Sia perchè sono "di zona", ma anche perchè organizzazione, luogo e band scelte sono sempre di alto livello. Certo poi alcune band possono piacere meno di altre, ma di gusti si tratta e nient'altro.
Quest'anno ho finalmente avuto l'occasione di portarci anche la mia ragazza, ed il motivo principale per andarci erano, ovviamente, i Procol Harum: band che entrambi adoriamo. Ovviamente non potevamo perderci anche le band che suonavano prima, sarebbe stato stupido visto il prezzo del biglietto (gratis, per chi non lo sapesse).



Il primo set che seguiamo per bene è quello di Sophya Baccini's Aradia, di cui ammetto che non conoscevo nulla. E che sorpresa è stata! A parte la magnifica voce su cui credo non ci sia nulla da aggiungere, mi sono proprio piaciuti i pezzi! Alcuni dei quali mi sono pure rimasti in testa spingendomi a cercarli in giro nei giorni successivi (molti tratti dall'album Big Red Dragon nel caso vogliate anche voi cercare qualcosa). Poi mi è piaciuto il coinvolgimento che c'è stato, la presenza scenica, tutte cose che spesso nel prog vengono un po' lasciate in secondo piano, in favore di tecnicismi strumentali vari spesso suonati a testa bassa. Ovviamente la presenza di Christian Decamps è stato un grande valore aggiunto. Sicuramente uno dei picchi della serata (l'intera esibizione ovviamente).



E finalmente arriva il momento che stavamo aspettando. I Procol Harum salgono sul palco e attaccano con I Told On You dall'ultimo album Novum. Grande potenza sonora e voce di Gary Brooker intatta e sempre impressionante nonostante l'età. Da rimanere a bocca aperta! Il set è sostanzialmente un'alternanza tra brani dal nuovo album (la già citata I Told On You, le più "rockeggianti" Businessman e Can't Say That, la divertente Neighbour e la commovente e classicheggiante Sunday Morning) e classici che tutti conosciamo. In particolare mi è rimasta impressa la magnifica performance di Whaling Stories, uno dei brani più puramente prog della loro discografia. Ammetto che avevo dubbi su questo brano, perchè le uniche versioni live che ho ascoltato avevano orchestra e coro; quindi non sapevo se senza tutto questo avrebbe mantenuto la potenza a tratti drammatica che la contraddistingue. Ebbene c'era tutto, e anche di più! Poi Pandora's Box, Homburg, Simple Sister, A Salty Dog, il gran finale con A Whiter Shade Of Pale introdotta da citazioni a When a Man Loves a Woman e No Woman No Cry (a scherzare sull'abuso della sequenza ad accordi discendenti ahah). Un'esibizione di gran classe da parte di un pezzo importante della storia della musica.

Insomma una bellissima serata come ogni anno, in un festival che può vantare un'atmosfera unica e un'organizzazione sempre impeccabile. Cosa chiedere di più?
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