Mi preme specificare che l'ordine di questi album è continuamente variabile, ed il solo fatto di averli inseriti significa che sono perlomeno stati degni della mia attenzione.
10 - Alan Parsons - The Secret
Vittima forse di una campagna promozionale che portava gli ascoltatori più distratti a confondere Alan Parsons con l'Alan Parsons Project, di fatto creando aspettative intorno all'album come se fosse un "ritorno" che effettivamente non è, The Secret si è dimostrato comunque un album più che godibile. Palese sembra essere il tentativo di Parsons di arruffianarsi i vecchi fan del Project con un album colmo di ballate e arrangiamenti orchestrali, con giusto la strizzata d'occhio al prog nell'apertura di The Sorcerer's Apprentice (perchè diciamocelo, di sti tempi il suddetto genere va di moda), ma ciò non impedisce alle canzoni di rimanere in testa e di farsi apprezzare anche grazie ai bravi cantanti coinvolti.
Brano consigliato: As Light Falls
9 - The Crazy World Of Arthur Brown - Gypsy Voodoo
Totalmente a sorpresa, visto che Zim Zam Zim avrebbe dovuto essere il suo ultimo album, l'arzillo vecchietto comunemente conosciuto come il Dio de fuoco infernale ritorna con un nuovo lavoro. Non siamo di fronte ad un capolavoro, e anzi il già citato album precedente fu certamente più riuscito, ma risentire quella grande voce su brani belli spinti come quelli qui presenti è sempre un piacere. Certo, il riarrangiamento della Fire Suite dal suo primissimo album è forse un pelo ridondante, ma ci sono abbastanza differenze da accettare questa decisione.
Brano Consigliato: Love And Peace In China (anche se qui sotto trovate la title track, principalmente per il video).
8 - Whitesnake - Flesh And Blood
Anche per i Whitesnake c'è stato un grande ritorno in questo 2019, pur con un cuore compositivo leggermente diverso visto l'abbandono di Doug Aldrich. Reb Beach si affianca a Coverdale nella scrittura e non mancano i contributi degli altri membri, in un album che riacquista un po' di varietà se confrontato ai due pur ottimi lavori precedenti (per quanta varietà possa esserci in un album dei Whitesnake) e che, nonostante l'ormai calante voce di Coverdale, si fa ascoltare con gran piacere.
Brano consigliato: Heart Of Stone
7 - Toto - Old Is New
Un album letteralmente ucciso dalla decisione di renderlo disponibile solamente all'interno del dispendioso cofanetto All In, contenente l'intero catalogo Sony dei Toto rimasterizzato. Certo, tecnicamente non è un album formato interamente da brani nuovi, in quanto gran parte dei pezzi sono scarti anche di decenni fa, alcuni con ancora i fratelli Porcaro presenti, ultimati dalla formazione attuale, ma si tratta comunque di gran belle canzoni! Non siamo ai livelli dell'ottimo Toto XIV ma, se si esclude l'orrida traccia finale in collaborazione con What So Not, siamo di fronte all'ennesimo esempio della forza di questa magnifica lineup dei Toto, che speriamo ora sia solo in pausa.
Brano consigliato: Devil's Tower
6 - The Claypool Lennon Delirium - South Of Reality
Che dire poi di questo piccolo gioiellino? Diciamo che un po' di psichedelia colorata in questi anni grigi e piatti non può che fare bene, e che se qualcuno lamenta un approccio più "pop" se confrontato al loro album precedente, per chi scrive invece non è altro che un ulteriore pregio. Musica tecnicamente anche complessa senza che ciò sia il fine, quanto piuttosto il mezzo per raggiungere quello che senza dubbio è un suono decisamente peculiare e che ben mescola le migliori caratteristiche sia di Lennon che di Claypool.
Brano consigliato: Little Fishes
5 - Mikayel Abazyan - Westerlies
Secondo album dell'armeno Mikayel Abazyan, il cui predecessore, Something More, raggiunse il primo posto nella top 10 dello scorso anno! Ciò non significa che questo Westerlies sia meno valido, ma piuttosto che il 2019 sia stato indubbiamente più generoso in termini di uscite degne di nota.
Ed è per questo ben difficile, da questo punto in poi in particolare, dare un ordine ben preciso al tutto. L'album in questione si propone di raccontare una storia attraverso le opere di poeti e scrittori inglesi musicate ed intermezzi recitati, combinando il tutto in modo tanto coraggioso quanto riuscito.
Brano consigliato: The Divine Image
https://mikayelabazyan.bandcamp.com/track/the-divine-image
4 - The Darkness - Easter Is Cancelled
Brano consigliato: Easter Is Cancelled
3 - Jeff Lynne's ELO - From Out Of Nowhere
Brano consigliato: Losing You
2 - The Who - Who
Ne ho parlato proprio recentemente vista la sua recente uscita, e con un colpo di coda da maestri i 2 superstiti degli storici Who riescono addirittura a trovare posto nella top 3. Sarà che non mi aspettavo molto visto il precedente Endless Wire, sarà che finalmente è tornato il sound "da band" anche in un album in studio, sarà la ritrovata forma vocale di Daltrey o l'inaspettata vena compositiva di un Townshend che da molti anni non sorprendeva più molto, fatto sta che questo Who si conferma senza dubbio come il loro miglior lavoro da dopo la morte dell'inarrivabile Keith Moon.
Brano consigliato: All This Music Must Fade
1 - Devin Townsend - Empath
Il primo posto non poteva non aggiudicarselo l'ultima uscita di Devin Townsend. Un lavoro molto difficile da descrivere e/o definire, tanto spazia tra generi diversissimi fra loro. Quel che è certo è che la sua natura cangiante e l'ottimo lavoro fatto sia in sede di composizione che di esecuzione, di produzione ed arrangiamento rendono Empath un ascolto imprescindibile indipendentemente dai propri gusti. E diciamocelo, quando si riesce ad avere un disco bonus della durata e della qualità di un album vero e proprio pur essendo composto da scarti e demo, qualcosa vorrà pur dire.
Brano consigliato: Why
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